Si è tenuta presso lo Studio Bolzani di Milano una interessante retrospettiva sull'opera di Umberto Lilloni intitolata: "Genesi di un'opera".
Come suggerisce il titolo, la mostra cerca di scavare nei meccanismi creativi dell'artista indagando sulle modalità con cui un opera prende forma. Una serie di disegni a corredo del grande dipinto "Studio per l'estate" hanno costituito il focus della mostra, affiancati ad altre opere eseguite in varie epoche.
La mostra nasce anche da una dedica fatta dal maestro al nonno del titolare della galleria a suggello di una amicizia che di generazione in generazione ha marcato il passo della storia meneghina. Infatti l'amicizia che mi lega ad Angelo Bolzani si ritrova sessant'anni dopo quella dedica, nel centoventesimo anniversario della nascita di Umberto Lilloni e a quasi un secolo dalla fondazione dello Studio Bolzani. Numeri d'altri tempi, questi. Nel nuovo millennio, dove gli eventi si misurano in semestri e l'obsolescenza di una novità difficilmente riesce a superare l'anno, parlare di lustri o addirittura di secoli e qualcosa di inconsueto.